- 1 GIORNI ALL'USCITA DEL LIBRO !
ANTEPRIMA n. 7
dal racconto "La ricetta della Notte Perfetta", pag. 11
Nei pressi di Borca di Cadore un angelo aggrappato alla cima di un campanile guarda indisturbato il monte Pelmo e questa è cosa nota. Non tutti sanno però che quando cala la notte sull’acqua turchina, in una certa sera d’estate, l’angelo scuote le ali e, come se niente fosse, scende dal campanile.
A dire il vero, non accade spesso: potrebbero passare millenni prima che qualcuno possa vedere una cosa simile. Serve infatti una Notte Perfetta e preparata con minuziosa cura.
Oltre all’acqua turchina e la sera d’estate, prendete nota, ci vogliono:
un bel pizzico di luna (possibilmente d’oro bianco e non del tutto piena),
qualche grammo di nuvole (ben ammorbidite), dei fulmini tagliuzzati finemente a zig-zag,
un milione di gocce di pioggia (da lasciar cadere poco alla volta e lentamente),
una spruzzata di bosco e una spolverata di stelle.
Mi raccomando però, quest’ultime tenetele da conto se avete la fortuna d’averle: a volte ne basta solamente una a rendere speciale la Notte Perfetta.
Dopo di che, basta aggiungere un lago (in alternativa potete mettere uno sguardo, l’importante è che abbia la stessa profondità) e un filo di musica, di quella che cambia a seconda del cuore che l’ascolta. Ed ecco fatto: a questo punto non resta che mescolare il tutto.
Affinché la Notte Perfetta riesca, non usate mestoli di legno: per impastare l’universo occorre un pennello che lasci un’impronta unica. Niente è dunque meglio del vostro dito. Immergetelo nell’impasto e mescolate, piano e in senso antiorario per diversi minuti (almeno fino a quando non sentite d’essere vicini all’infinito).
Raccomando sempre, in questa fase, di chiudere gli occhi e ... (...)
Continua ...
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Racconto illustrato da Dolo-Mitico |
Irene Pampanin