Alba dalla Tofana di Mezzo

"Galoppa, fuggi, galoppa, superstite fantasia. Avido di sterminarti, il mondo civile ti incalza alle calcagna, mai più ti darà pace". D.Buzzati

Cerca nel blog

giovedì 23 gennaio 2014

La ricetta della Notte Perfetta - ANTEPRIMA n.2 "Sogno Buzzati"

- 6 GIORNI ALL'USCITA DEL LIBRO !


Copertina - Uscita: 29 gennaio 2014


ANTEPRIMA n. 2

dal racconto "Sogno Buzzati", pag. 29


Trovandomi per caso a spasso con Dino Buzzati, mi sorprese alquanto vedere che mentre tutto splendeva di colori lucenti e quasi “dissolventi”, proprio lui, Buzzati, era in bianco e nero. Niente che stonasse, a dire il vero. Anzi: il suo bianco e nero spiccava in mezzo al paradisiaco dipinto fatto d’immensi prati senza fine.

Camminando tra gli alti aghi dei fili d’erba che, come minimo, ci arrivavano alle ginocchia, arrivammo con la sua guida a una piccola radura incredibilmente verde. Il volto serio di Dino Buzzati che fino ad allora m’aveva seguita, guidandomi solo con la forza del pensiero, diventò d’improvviso felice. Mi passò accanto e cominciò a saltellare da un lato all’altro di un piccolo canale erboso, ridendo come un bambino. Che onore per me vederlo così divertito! Poi mi indicò il cielo oltre l’orizzonte e ancora con il pensiero, mi guidò verso un albero dalla forma strana, altissimo e diverso da tutti gli altri, verticale e ombroso, scuro ma vivo. Mi fece vedere come lui amava distendersi lì sotto, con le gambe accavallate e le braccia dietro la testa a fargli da cuscino. Sempre in modo “telepatico”, mi invitò a provare quel suo stesso letto e una volta sdraiata sotto l’albero di Buzzati, vidi quel che tanto meravigliava lui. Da quella posizione si vedeva perfettamente un quarto d’albero in primo piano e poi il Pelmo intero. Nessun’altra montagna sconfinava in quella strana cornice. Sopra il Pelmo, poi, nuvole fumose disegnavano forme indefinibili, dapprima magiche e poi quasi terribili. Una mano enorme sembrava avvolgere la cima innevata e io mi spaventai, tornando in piedi accanto a Dino Buzzati, domandandomi se anche lui in quelle montagne vedesse sia la parte magica che quella inquietante di un qualcosa che inghiottisce. (...)

Continua ...



Racconto illustrato da Dolo-Mitico

Irene Pampanin


Nessun commento:

Posta un commento